A Patù in Corte
Si entra e si esce, in una spirale a crescere, tra mondi permeanti concentrici; quello della sfaccettata piazza rinascimentale, e quello dell'antica masseria e del suo rapporto intimo con l'immediata campagna circostante. "Ci è subito sembrato singolare trovare un ex masseria nel cuore del paese, a sponda della piazza centrale" racconta Daniela. E' con questo continuo movimento fuori e dentro la Corte, da e verso le spiagge vagamente smeraldo, dentro e fuori oliveti monumentali, che si vive a Patů. "A Patů in Corte" sono due appartamenti adagiati su un antico Mulino dall'Olio. La piazza a sera si popola per accomodarsi nei tavolini all'aperto, del ristorante tipico "Rua de li Travaji", dove Gino, cucina ancora oggi i piatti imparati dalle signore anziane del posto. Mentre in un angolo, non è raro trovare ragazze del luogo, che danzano la Pizzica al suono di tamburelli e chitarra. "Patů Caput mundi nella notte salentina" afferma beffardamente Gianfranco. Ma poi basta varcare la soglia per restare soli con le stelle, con i propri sogni, che qui sembrano trovare dimora. La forza evocativa dei soffitti a stella, delle malte terree, come della pietra tufica. Le piccole finestre a forare le spesse pareti, la majolica a ricoprire e riquadrare i pavimenti. Ma sono le corti dei due appartamenti a rendere inequivocabile la permanenza nel Salento. Lontani da occhi indiscreti, consentono di vivere profondamente questa terra, i suoi profumi, la sua forza essenziale.